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Ode a Dolce & Gabbana

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Avevo recentemente parlato (qui) degli orrori sotto forma di gioielli che il mondo della moda ci propone. 
Per fortuna non è sempre così e c'è un marchio specifico che guardo sempre con gli occhi a forma di cuore. 
Nonostante il periodo *wannabe* minimal che il mio armadio sta attraversando so che per questi accessori, che minimal non sono mai affatto, farei 1, 2, centomila eccezioni: i gioielli di Dolce & Gabbana.
Ricchi, barocchi, alcuni li definirebbero pacchiani ma non io, sono pieni di richiami alla culura tradizionale italiana soprattutto quella siciliana, e questo non ci basta?
Tra tutti gli articoli di bigiotteria gli orecchini sono sempre stati i miei preferiti, soprattutto se rivisitati in chieve ironica. E cosa c'è più bello di un paio di fichi smaltati alle orecchie? O un paio di mele? O delle maioliche bianche e azzurre?

So che molte potranno non essere d'accordo sui miei gusti ma vi giuro che se fossi una ricca milionaria sicuramente ogni gioiello Dolce & Gabbana di ogni collezione di ogni anno sarebbe mio.

Ecco quindi un excursus della evoluzione delle collezioni degli anni dei miei amati.





SS 2016


Zagara e limoni, qui impazzisco


FW 2015/2016




SS 2015




FW 2014/2015




SS 2014

L'anno delle monete, meravigliosi





FW 2013/2014




SS 2013

Teste di Caltagirone, ne voglio 100



FW 2012/2013




SS 2012
Chi non si ricorda gli orecchini con la pasta e le verdure?? <3







FW 2012/2013





SS 2011




FW 2010/2011




SS 2010





Necessito un orologio minimal

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 Dopo lo spataccone che ho tanto amato e che in parte, come adoratrice degli accessori patacconi, continuo ad amare è giunta l'ora di cambiare orologio.
La gioielleria minimal su di me proprio non sta, sostengo di non avere proprio la faccia adatta ma nulla mi vieta di comprarmi un orologio in questo stile.
Posso mica vestirmi da blog svedese e poi girare con un orologio rosa Michael Kors, no?
No, appunto. Per cui mi serve un orologio nuovo.

Analizzando il web come un segugio da tartufi ho trovato, oltre al celeberrimo Daniel Wellington di cui tutte le influencer del globo terraqueo ci hanno proprinato codici sconto (inserisci DWILMIFRUTTIVEDOLO2016 e avrai il 20% di sconto!!!1!), altre tre marchi (uno grazie a Laura e alla Fede) che dalle foto sembrano carini: Olivia Burton e The Horse.

Voi avete esperienza? Che cosa mi consigliate? Sono tali patacche che quelli delle patatine San Carlo Estate 1992 duravano di più?
Vi prego, illuminatemi!

Olivia Burton

http://www.oliviaburton.com/the-dandy-c18/the-dandy-grey-and-silver-p400


http://www.oliviaburton.com/midi-dial-c6/midi-dial-black-dial-and-silver-p336

http://www.oliviaburton.com/white-dial-c15/midi-white-dial-navy-and-silver-p282

http://www.oliviaburton.com/the-dandy-c18/the-dandy-grey-and-rose-gold-p284

http://www.oliviaburton.com/the-dandy-c18/the-dandy-navy-and-rose-gold-p106


The Horse
http://www.thehorse.com.au/products/the-classic-rose-gold-grey-leather-band

http://www.thehorse.com.au/collections/time-tellers_the-classic/products/the-classic-polished-steel-black-leather-band
https://www.danielwellington.com/global/classy-sheffield-26mm


Quiche Lorainne

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Se mi chiedessero di scegliere una sola tipologia di piatto di cui cibarmi per il resto della vita io risponderei senza indugio "torte salate".
Ho una vera e propria passione per quelle che i francesi chiamano quiches (e non les incompetents) e devo dire che non ne ho mai trovata una che non mi piacesse.
Nonostante qualcuno pensi "ma sono tutte di verdura!" (ogni riferimento è puramente casuale) io dico NO, care amiche e amici, le torte salate non sono tutte di verdura e io ve lo posso dimostrare. E lo faccio proponendovi uno dei miei (pochi) must, velocissimo, che fa un figurone e che va incontro al galoppo a chi evita decisamente i gusti leggeri e dietetici: la quiche lorraine.

Ingredienti
pasta brisè tonda (già pronta o no, se siete delle vere provette in cucina)
una confezione singola di pancetta affumicata
100 g di gruviera tritato
3 uova
100 g di latte
100 g di panna da cucinare
30 g di parmigiano grattugiato
una confezione di sottilette
2 cucchiai di olio EVO
sale 
pepe

Preparazione
In una padella far cuocere la pancetta con l'olio.
Foderare la teglia con la pasta brisè, bucherellare il fondo con una forchetta e foderare con le sottilette.
Sbattere insieme le uova, il latte e la panna. Aggiungere il parmigiano, salare e pepare.
Unire al tutto la pancetta e il gruviera grattugiato e versare nella teglia.
Ripiegare i bordi della pasta e infornare nel forno già caldo a 180° per 30 minuti.

Buon appetito!



Disegnini carini

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Anche se l'horror vacui nella nuova casa regna sovrano, nella mia testa c'è quello di tappezzare tutti i muri con stampe e quadretti. 
Tante come me amano i disegnini semplici di cui Pinterest è invaso e non è difficile trovare tante brave illustratrici.
Una di queste è Caroline Wang, mano dietro a Coco Draws, illustratrice californiana.
Io mi sono innamorata follemente dei suoi disegni, soprattutto della maglia a righe (ma che cosa strana).
Potete acquistare le sue stampe sul suo negozio Etsy (QUI) .














Capsule Wardrobe

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Una delle ultime manie scoppiate in rete in fatto di vestiario pare sia il Capsule Wardobe
Nonostante sia un concetto nato nei lontani anni '70, adesso moltissime fashion blogger, soprattutto straniere, e una grande quantità di youtubers, si stanno facendo affascinare da questo nuovo approccio.
Fino a qualche tempo fa il principio coincideva con i famosi must have, ovvero i X capi che ogni donna dovrebbe contenere nel proprio armadio, ossie quelle trite e ritrite proposte che ogni pseudolibro di moda elenca ogni volta come se fosse l'oracolo di Delfi. E invece è la scoperta dell'acqua calda.

"Ora ti svelerò il segreto per essere chic in maniera semplice, con capi must have adatti a qualsiasi occasione!"
Rullo di tamburi......
La camicia bianca da uomo!!!!1!

Che originalità, signori.

Un po' diverso invece è il Capsule Wardrobe attuale, che si basa su un gruppo di pochi capi "essenziali" di colori limitati suddivisi per stagioni, bene abbinabili tra loro.
Fino ad adesso non mi sono fatta un pensiero chiaro.


La prima reazione è quella del "Ma figuriamoci, a me piace comprare un mucchio di roba, come farei ad andare avanti con tre maglioni, ma non ci pensiamo neanche".
Poi ragiono e penso che effettivamente mi vesto sempre alla stessa maniera, utilizzando sempre gli stessi tre maglioni, ovviamente per pigrizia.
Sono forse un'inconscia utilizzatrice del guardaroba formato capsula? Gli americani mi hanno inserito un microchip sotto pelle per inculcarmi le loro idee? E le scie chimiche?


So che così è tutto molto più semplice e anche più veloce; so che alla mattina riuscirei a non impiegare più un'ora e mezza per prepararmi ma soltanto un'ora e un quarto. 
D'altra parte però sono conscia del fatto che se avessi quattro cose in croce mi sentirei limitata e sono sicura che mi verrebbero in mente mille abbinamenti da fare con cose che naturalmente non possiedo
Voi cosa ne pensate?
Abbraccerete questa filosofia?

 
In ogni caso, ho come il vago sospetto che tutte queste fashion girl fotografino uno stand appendiabiti con due borse, una maglia e due paia di scarpe (rigorosamente tutto nero/grigio/bianco) sullo sfondo di una spoglia parete bianca e poi dietro abbiano mucchi e mucchi di vestiti, persino i microtop Onyx del liceo che non hanno avuto il coraggio di buttare, tutti accumulati contro i muri spugnati della loro cameretta.

Comunque. 
Un consiglio che vi do è questo: lesinate pure sui vestiti ma non sui bijoux!

Collane con le nappine o Mala?

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Dall'anno scorso ogni esperta modaiola sa che impazzano collane e bracciali con le nappine di ogni colore, forma e materiale.

Fino a poco tempo fa solamente decorazioni appese alle chiavi degli armadi o al tappeto volante di Aladdin, quei ciuffetti di cotone colorato hanno il potere di trasportarti istantaneamente a Saint Tropez o a Formentera che tu sia a Milano, Pescara o Canicattì, a casa o in ufficio.
Sono una nota un po' gipsy, coloratissima, quel tanto che basta per far passare le lunghe giornate al lavoro focalizzati sulla prossima vacanza.

Quello che pochi sanno è che questo amato accessorio in verità ha antiche origini e un valore altamente simbolico. 
Si tratta infatti del mala, ossia di un rosario di origini indiane che aiuta il fedele a recitare i mantra buddhisti o le preghiere hinduiste. 

Mala tibetano (credits)

I mala sono costituiti da 108 perline e da una più grande (stupa) dalla quale si parte nel conteggio delle preghiere e a cui spesso è applicata una nappa decorativa o un nastro.
Esistono diversi tipi di mala, a seconda della religione o del posto in cui ci si trova, decorati o no con perle intermedie "madri" o "padri", come ad esempio quello buddhista, tibetano, indiano, mantra o zen ma anche sotto forma di bracciali, purché le perle siano un multiplo di nove.

La prossima volta quindi che indossate la vostra bellissima collana con la nappina, ovviamente That's Mine!, ricordatevi che, mentre bevete un mojito con i piedi nella sabbia (o ci state pensando fortissimo), state portando al collo o al polso un mistico accessorio! 











App utili: Google Keep

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Da quello che vedo in giro, noi drogate di internet e dei social network siamo tutte abbastanza in fissa con le liste.
Probabilmente è qualcosa di selettivo.
Quanto amiamo buttar giù elenchi di cose da fare, da comprare, da mangiare, posti da vedere, et cetera, quanto?
Io ovviamente non sono da meno e tra lavoro, That's mine!, casa nuova e cose varie mi ritrovo sempre a scrivere bigliettini, liste, elenchi & affini in cui alla fine poi nuoto come Federica Pelligrini. E come lei stabilisco anche notevoli record.
Andando un po' in controtendenza con voi, colleghe del web, non amo però particolermente le agende; ossia, le amerei se non fossero troppo grandi, troppo pesanti, troppo scomode.
Uscendo sempre di corsa e in ritardo le lascerei puntualmente a casa vanificando ovviamente il tutto.
Per ora ne possiedo una piccina ad anelli, regalo di laurea, che essendo minuscola non riesco di conseguenza come vorrei a  riempire con tutti i miei foglietti sparsi e volanti.

Una delle mie esigenze principali, ossia la gestione totale di That's mine!, mi costringe tra l'altro a voler/dover raccogliere non solo liste ma anche appunti, foto, immagini e via discorrendo.
Raccoglierli e portarli sempre dietro. SEMPRE.
Come fare? 
Dilemma dei dilemmi, l'app dell'iPhone "Note" non mi basta: è sciocca, poco pratica e fino all'ultimo sistema operativo aveva anche un orrido font simil Comic Sans che anche NO.

Recentemente ho scoperto Google Keep, ed è stata una rinascita.


Non solo è lineare-ma-non-troppo ma ti consente di:
  • appuntare note (volendo anche con un titolo)
  • creare liste da spuntare (!!!)
  • caricare immagini (io le uso per la mood board)
  • registrare note audio (mi sento come il detective Cooper in Twin Peaks


    E non solo. Ogni nota può essere evidenziata in colore diverso a seconda della funzione che deve ricordarci (ho la memoria visiva superpotenziata, per me è la perfezione), ha la funzione promemoria e permette di creare cartelle dove inserire i vari appunti.
    Ok, lo so che sembra una cosa banale, che sono funzioni abbastanza modeste ma per me, abituata a usare l'app Note e dalla mente vagamente disordinata, sembra il miracolo dei miracoli.

    Voi la conoscevate? Vi trovate bene?
    Ne conoscete di migliori?


    That's mine! su Etsy

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    That's mine! non sta mai fermo: negli anni della preistoria su Splinder, poi su Blogspot, poi su Wordpress ed  ecco infine la succursale su Etsy.
    Succursale che in verità è sempre esistita ma che è sempre stata mezza nascosta.

    E' giunta ordunque l'ora di rispolverarla!
    E, più che altro, di rendere anche la vita più facile alle clienti che possono comodamente (com'è giusto, siamo nel 2016) mettere tutti i prodotti che vogliono nel carrello, pensarci, ragionare e acquistare degnamente come l'andazzo dei nostri tempi impone.
    In maniera facile, oh.

    Etsyè una piattaforma nota e arcinota, di cui tutte le web-navigatrici hanno sicuramente un account (e se non l'hanno vi assicuro è facilissimo da fare).

    Per cui, annunciazione, annunciazione, ecco That's mine! su Etsy!
    C'è già qualche novità estiva e tante cose nuove saranno prossimamente caricate.
    That's mine!.it ovviamente rimane come collettore e sarà pieno di informazioni. Dal sito attraverso il tasto "Shop" sarà poi comodamente possibile collegarsi al negozio Etsy!

    Vi aspetto!



    Boho-chic d'autunno: alcune idee

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    Lo stile Boho-chic a cui That's mine! si ispira è stile molto particolare, ispirato alla cultura bohème con influssi gispy e hippy, il tutto rivisto in una chiave più chic. Una sorta di Coachella (di qualche anno fa) ma più elegante -diciamo- e soprattutto più portabile.
    Un tripudio di nappine e pom pom, insomma, di cui That's mine! porta con fierezza la bandiera, ormai lo sapete.
    Spesso questo stile è associato all'estate, alla costa e alle isole mediterranee, alle vacanze, ai teli fouta dalle tinte pastello e alle grandi borse di paglia.

    E durante il resto dell'anno?
    Tanquille amiche, lo stile Boho-chic di cui amiamo coprirci durante i mesi più caldi non è relegato alle giornate assolate e passate in spiaggia. Con i giusti accorgimenti e soprattutto i giusti colori possiamo continuare ad indossarlo anche da settembre a marzo!














    E poi c'è Mayte Galvez, di Mytenida, ovviamente è spagnola e io per le blogger iberiche ho un noto debole, che del Boho-chic ha fatto letteralmente uno stile di vita.










    Swap Party a Genova

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    Uno dei grandi dilemmi di questo periodo è il famigerato cambio armadi.

    Alcune lo hanno già fatto da un po', circa un mese fa, quando un'ondata di freddo ha accontentato le amanti delle temperature polari e ha mandato nel panico chi invece vorrebbe vivere a temperature africane per 12 mesi l'anno (io).
    Il caldo (più o meno) poi è ritornato e il risultato -almeno per me- è un cambio armadi parziale dove la borsa di paglia per il mare è vicino al cappello di lana preso a Stoccolma e la camiciola leggera e svolazzante si litiga con il maglione a trecce natalizio.
    In poche parole: roba ovunque.

    La maggior parte della suddetta roba, poi, ad ogni cambio non esce neanche dai sacchetti protettivi. Oppure ne esce ma giace inutilizzata perché (opzione a scelta, barrare la casella desiderata):
    - è troppo larga
    - è troppo stretta
    - mi fa le spalle grosse (questa è una mia paturnie)
    - è un bellissimo colore ma non mi sta bene
    - è troppo corta
    - è troppo lunga
    - mi fa il sedere grosso
    - mi appiattisce il sedere
    o, peggio del peggio:
    NON MI CONVINCE.

    Il "non mi convince"è la salamoia (cit.) dei vestiti: basta dirlo una volta e il povero capo verrà lasciato nell'armadio per sempre.

    In un periodo poi dove la filosofia di Marie Kondo, ossia del disfarsi del superfluo, ci spinge a far spazio nell'armadio per ciò che ci serve veramente nasce una domanda spontanea: che farne di ciò che non vogliamo più?
    Tante cose spesso sono in ottimo stato -se non con il cartellino- e di marca oppure molto attuali.

    Ed ecco che -ta-daan! meglio di un supereroe- interveniamo noi, salvando le povere vite di maglie, gonne, giacche che sono state abbandonate e cercano una nuova sistemazione!
    L'occasione migliore in questi casi è uno Swap Party: lasciando le cose che non ci servono o non vogliamo più, abbiamo la possibilità, scambiando, di portare via invece un capo che proprio ci mancava, o meglio che fa proprio per noi.

    Per questo autunno, Anna di Moda per principianti, Margherita di Atelier Margot e io, sotto il nome di DreamLab (di cui vi parlerò presto), ne abbiamo organizzato uno a Genova il 13 novembre presso lo Studio Balance Control nella centralissima Via San Lorenzo.


    Sarà una bellissima occasione per conoscersi, chiacchierare, scambiare abiti e accessori, partendo ovviamente con un bell'aperitivo.
    Per partecipare basta mandare una mail di prenotazione all'indirizzo dreamlab.ge@gmail.com oppure un messaggio privato alla pagina Facebook di DreamLab.
    Trovate tutte le informazioni e i dettagli sul funzionamento dell'evento, sulla quantità e tipologia di capi da portare e molto altro sulla pagina Facebook dell'evento.

    Io sarò presente anche con tutti i bijouxThat's mine!, pronti per essere impacchettati come regali natalizi per le vostre amiche (non vorrete mica ridurvi all'ultimo come tutti gli anni? :D), Anna sarà pronta a suggerirvi i capi più adatti alla vostra forma del corpo e Margherita vi darà consigli di stile per abbinare alla perfezione i vostri nuovi abiti!


    E se ci fosse bisogno di un piccolo ritocco? Abbiamo pensato anche a questo! Tatiana di TatiPag, con il metro da sarta al collo e il puntaspilli sfoderato è già in pole position per appuntare orli, pinces e similia.
    Sarà poi nostra special guest Chiara di Labssart con le sue meravigliose gonne.

    Vi aspettiamo!


    SalvaSalva

    Il brillocco del mese. Febbraio: l'ametista.

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    E' iniziato febbraio e io, quale vecchia blogger che cerca di riscattarsi, mi sono inventata questa rubrica mensile, di cui a gennaio avete visto il primo post. Sono già stupita di essere arrivata al secondo mese, vedremo quanto durerà.

    Il brillocco di febbraio, come avete visto del titolo ('mazza, mi sembro una youtuber), è la tanto da me odiata/amata ametista.


    Nonostante sia la pietra di febbraio, ella è legata al segno dei Pesci al quale io appartengo.
    Peccato che io sia nata a Marzo, però.
    E poi è viola.
    Il viola nella moda ha i suoi momenti di alti e bassi (bassissimi) è non mi è mai stato tanto simpatico.
    Però l'ametista in se è un bel cristallo per cui io vado in confusione e non ci capisco più niente.
    Per coloro i quali, invece, non sono bipolari come me, il sito brilliance.com ha realizzato il suo bello e superschematico infographic dedicato.

    Aspettatevi quindi un reaglo un qualunque tintinnino fornito di ametista se:
    • il vostro compleanno cade a febbraio
    • il vostro compleanno cade a febbraio e siete del segno dei pesci
    • festeggiate il sesto anno di matrimonio (ma uguale al granato? bha)



    Sono diventata grande.

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    Era lì. Davanti a me. Non potevo evitarla.

    Quando: ieri, nel tardo pomeriggio.
    Dove: al mercato, nel banco dei legumi secchi.
    Con chi: con mia mamma ("Andiamo un attimo al mercato, devo comprare le fave secche par fare fave e cicoria.")

    Me la ritrovo davanti, un bel mucchietto a piramide di pallini giallo chiero con un cartellino infilato in mezzo.
    Un cartellino con scritto "Quinoa".
    Quinoa.
    QUINOA.
    Q-U-I-N-O-A

    Certe cose -è inutile- te le senti dentro e in quell'istante ho capito che il mio momento era arrivato.
    Il momento di assaggiare la Quinoa.
    Fino a ieri non avevo mai avuto un faccia a faccia così diretto, non c'era mai stata l'occasione e avevo continuato a vivere la mia innocenza.
    Ma un bel giorno arriva il tuo turno e sai che non ti potrai tirare indietro.
    Evitarla avrebbe significato nascondersi, eludere l'attimo e ingannare il destino.
    E si sa che con il destino non è meglio giocare.

    Commessa: ".....Altro?"
    Mamma: "Basta così, graz....."
    Io: "SI', MI DIA ANCHE DELLA QUINOA PER FAVORE"

    Ormai era fatta, quel piccolo sacchettino in mano ormai vibrava, pulsava, impaziente di giungere a destinazione cambiandomi la vita.
    Il momento era giunto e io non potevo farci niente.


    Scherzi a parte, considerazioni sulla Quinoa.

    - La storia della saponina da lavare via prima di cuocerla mi inqiueta parecchio. Cos'è la saponina? Perchè è sulla Quinoa? Fa male? Fa le bolle? Se non la lavo prima non avrò bisogno di lavarmi i denti a fine pasto?
    - Come mi disse mesi fa la Michela, sa di quello a cui lo abbini. Nel mio caso ieri, di broccoli e insalata belga passati in padella.
    - La pasta al mascarpone e noci che stava mangiando mio fratello in quel momento e su cui mi sono avventata dopo era decisamente più gustosa

    DIY: Jewel edition (feat. Beads&Co.)

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    Quale sia il mio passatempo preferito ora mai credo sia cosa a tutti arcinota.
    Un po' meno arcinoto, per lo meno a me ma anche al destino beffardo, è quando riuscrò a farlo diventare un lavoro a tempo pieno.
    Sogno tutte le notti di rovesciare la scrivania, mollare tutto e dedicarmi al 100% a That's mine!.
    Ma il mio piano diabolico prima o poi avrà successo, LO SO.
    DEVE aver successo.

    Nel frattempo continuo a seguire questo hobby che so avere in comune con tante ragazze.
    Negli anni ho accumulato perle, perline, attrezzi, a volte me ne sono costruita alcuni da sola, fili, componentistica e affini ma spasso mi sono sentita chiedere: "Ma dove compri tutte queste cose?".

    Ebbene, amiche che perdete gli occhi e il sonno dietro questi cosi luccicanti che noi chiamiamo bijoux, questi accessori diabolici che non ci sembrano mai abbastanza perché mi mancano proprio un paio di orecchini di questo colore, di questa dimensione, di questo materiale e che -no, caro il mio fidanzato, sai quante tonalità di verde esistono al mondo? Ecco, e questa è proprio quella che mi mancava!

    Per chi vive di bijoux e per chi ha voglia anche di sbattersi un attimino due minuti e perdere un po' di tempo a farsi quella collana particolare che proprio non riesce a trovare da nessuna parte, ecco che giunge in vostro aiuto Beads&Co.

    Comodamente dalla vostra scrivania (lasciate perdere per due secondi Pinterest, orsù) Beads&Co vi mostrerà tutto quello che vi serve per entrare in quel pozzo senza fondo che è il jewelry DIY (credetemi, parlo da esperta).
    Dalle monachelle alle perle, dagli anellini agli Swaroski (non ce la farò MAI a scriverlo corretto senza googolarlo) passando per le pietre, basi per gli orecchini e gli charms (tutto rigorosamente in argento perché bigiotteria ok, ma di qualità) ecco tutto pronto e in bella mostra per voi.

    Ma a me mancano le pinzette! 
    C'è l'imbarazzo della scelta.

    Voglio fare un regalo a un'amica realizzato con le mie sante manine! 
    Siamo forse qui a pettinare le bambole? Eccoti i pacchetti in cui confezionare le tue opere.

    Io e la fantasia non andiamo molto d'accordo ma mi piacerebbe provare a realizzare qualcosa da sola!
    Beads&Co non ti abbandona! Qui puoi trovare alcuni kit di chi invece d'accordo con la fantasia ci va, eccome, da ricreare.

    Io invece sono pigra e non c'ho sbatt..
    Piano, si accontentano anche i tipi come te. Gioielli belli che pronti per chi le pinzette le usa solo per le sopracciglia.

    Visto che io invece con le mani in mano non ci sto vi faccio vedere due bijoux che ho realizzato.
    Il primo è un paio di orecchini con charm a sterlina (cuori) e gocce color peridot, che non è lo smalto Chanel, bensì il peridoto o olivina.


    Ammirate la mia scalpitante bellezza (tagliata) e l'immane quantità di doppie punte!
    No, ammirate gli orecchini piuttosto.



    Il secondo pezzo è una collana, del tipo che mi sta ispirando assai ultimamente, sottile, lunga, in perle di giada verdee verde acqua (non si direbbe che il mio colore preferito -credo di essere l'unica- sia il verde) e charms a piumasterlina e goccia di pirinite.


    Ammirate nella prossima diapositiva invece i pallini sul golf (se non ho intrapreso la carriera da fashion blogger ora ne capirete il perché) e il mio tentativo di imitare le peggio wannabe di Twitter fotografandomi le tette (effetto non cercato volutamente e ormai era troppo tardi per rifare la foto).


    Bene, care amiche, quando proverete e realizzerete il vostro fantastico gioiello sentitevi libere di chiamarmi in causa per aiutarvi, commentare e giudicare. 
    Ora che ci penso l'idea di fare un talent show di bigiotteria fai-da-te ove presidiare il ruolo di giudice supremo non mi dispiacerebbe affatto.

    Discovery Channel, pensaci bene. Non è un'occasione da farsi sfuggire.


    Il brillocco del mese. Marzo: l'acquamarina.

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    Gioa, gaudio, tripudio!
    Eccoci giunti al mio mese, marzo!
    Se siete nate durante il terzo mese dell'anno esultate con me, è arrivato il nostro turno con l'acquamarina.


    Come l'ametista, anche l'acquamarina è legata al segno dei Pesci (? Non mi torna, qualcuno ha sbagliato in queste infografic e la pagherà per questo) e per fortuna come aspetto è decisamente nelle mie corde.
    Chissenefrega se queste gemme sono considerate i diamanti dei poveri, l'acquamarina è approved by Nettuno, i dio dei mari, è cugina dello smeraldo (appartengono entrambe alla famiglia dei Berilli) e ci sta molto simpatica

    Le scuse per pretendere un'acquamarina in regalo sono quindi queste:
    • siete nate a Marzo
    • siete del segno dei pesci
    • siete marinai in cerca di un portafortuna sapendo di dover attraversare un mare in tempesta
    • siete ansiose di natura (ne vorrei un quintale, grazie)
    • volete stimolare l'amore in una relazione un po' assopita
    • avete bisogno di un aiuto per parlare in pubblico (se siete indù, soprattutto)
    • volete diventare sempre più intelligenti
    • il vostro più grande desiderio è quello di rimanere per sempre giovani
    • in occasione del vostro diciannovesimo anniversario di matrimonio


    Pinterest life style: un elogio.

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    Ne parlavo recentemente con un'amica neo-iscritta, ovviamente su caldo invito da parte mia: "con Pinterest attraverserai tre fasi".

    1. Droga.
    Appena approdati su questo mondo a sé non si potrà far altro che venirne assuefatti, coinvolti all'estremo.
    La fame di foto dallo sfondo bianco acciecanti, con valori di esposizione alle stelle, con un finto disordine studiatissimi raggiunge livelli stellari.
    Perché Pinterest è un pianeta a sé dove rifugiarsi quando le cose in quello reale non vanno troppo bene, dove vestirsi con abiti memorabili e dispendiosi non costa nulla, dove viaggiare verso mete luminose ed esotiche nel giro di un minuto e abitare case perfette decorate nel minimo dettaglio.

    2. Nausea.
    Dopo aver passato giorni e settimane sul sito con il pallino rosso e la P bianca da qualsiasi dispositivo elettronico possibile e immaginabile, smartphone, tablet, computer, e in ogni luogo, a casa, al lavoro, sui mezzi, in bagno, a letto alle due di notte quando sai che in verità dovresti dormire, è inevitabile che si raggiunga l'overdose.
    Scorri la home senza riuscire a vedere più niente, hai più board che vestiti nell'armadio e neanche te le ricordi tutte, vedi stile scandinavo ovunque, persino da Mondo Convenienza.
    La testa ti gira, il momento del rifiuto è arrivato.
    Basta perdere tempo, basta riempire gli occhi con cose che non ti comprerai mai, basta sguardo fisso sempre su quel dannato cellulare.

    3. Equilibrio.
    Lasciato passare un po' di tempo di astinenza provi a riaprire quel buco nero, anzi bianco, che ti aveva inghiottito. Tutto sommato è meglio delle riviste, è sempre aggiornato,più immediato e più economico, diciamolo.
    E allora riorganizzi le tue board, le sfoltisci (forse la cartella "Pink floreal mugs"è un po' troppo specifica) e le ordini per benino.
    Con criterio.
    Con logica.
    Senza esagerare.

    Come no.

    Tanto lo sappiamo che quello di Pinterest è un processo ciclico e che presto si ricomincerà.
    Da capo.



    Bucket bag before it was mainstream.

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    Il termine "bucket"è entrato prepotentemente nelle vite di noi non-anglofoni nell'estate 2014 in abbinata con "ice", durante una fase di delirio collettivo nella quale milioni di persone, travisandone completamente il senso, hanno amato tirarsi in testa secchiate d'acqua ghiacciata per fare a gara a chi aveva più coraggio.

    Nella primavera 2015 il secchiello invece ritorna anche nel gergo fashionista, impazzando con la bucket bag.
    Qualsiasi marchio che si rispetti ha già pronta in canna la sua borsa a secchiello e quando la sottoscritta ha iniziato a notare le prime avvisaglie di questo trend ha iniziato a sorridere sorniona.

    Quanto 'so figa.

    Sì perché non solo ogni armadio materno che si rispetti conserva almeno un esemplare di questa specie dagli anni '90 ed è dovere di ogni brava figlia al passo coi tempi che si rispetti ha il dovere morale e sociale di andarla a recuperare e farle vivere una seconda vita ma, dico ma, io ne possiedo una, e sempre l'ho indossata negli ultimi anni da brava hipster.

    Una Louis Vuitton Noe Epi verde, caro ricordo di una persona le cui iniziali sono ancora impresse, anche se un po' sbiadite, che sono felice di sfoggiare con ancora più orgoglio.


    Le fissazioni della iaia: Posate Sabre

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    Della serie: o bianco o nero.
    Ci sono certe cose su cui mi fisso e finchè non ho raggiunto l'obiettivo non distolgo lo sguardo.
    Sebbene le piccole cose per l'arredo della casa mi siano sempre interessate senza però catalizzare completamente la mia attenzione, le posate Sabre sono da svariati anni entrate a pieno diritto tra le mie fissazioni. 
    Viste per la prima volta dalle Tele della Casana in Via dei Macelli di Soziglia e riviste poi nel web il mio amore verso queste posate colorate è cresciuto sempre di più.
    Peccato il loro prezzo non certo economico.
    Vorrà dire meno maglie di Zara, e più posate Sabre.







     

     







    Marzo cerca ogni sera, di svegliar la primavera

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    Google dice il 20.
    Tutti però sostengono il 21.

    Che sia l'uno o l'altro a me poco importa, oggi è il 23 quindi definitivamente ci siamo: la primavera è iniziata.
    Questo we passato diciamo che non lo ha confermato e le previsioni meteo che ho visto stamattina non confermano il trend: mercoledì su tutt'Italia pioggia.
    Tutt'Italia.
    Pioggia.
    Anche in Sicilia.

    Per me le stagioni dovrebbero al loro inizio TAC! cambiare meteo tutto ad un tratto.
    A Marzo dovrebbe essere tutto fiorellino e uccellini cinguettanti.
    Se no le stagioni a cosa servono, scusa.

    Tanto vale partire in anticipo e fregarla sul tempo addobbando a primavera i nostri teleschermi.


    Floreale? In Primavera? Avanguardia pura.









    Animalini carini.










    Una rondine non fa primavera.






    Mix.







    Grafica.















    Boy & Girl

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    Quando è uscita la Chanel Boy tutte le ragazze dell'internet sembravano impazzite.


    Tutte innamorate di questo modello che io ho, fin dall'inizio, trovato orripilante.
    Non lo dico per snobismo, sia chiaro. Ci sono mille miliardi di borse costosissime, che ovviamente non mi posso permettere, che mi fanno impazzire, che bramo la notte affiancate le une alle altre nell'enorme guardaroba dei miei sogni.
    Penso che se nel mondo dei minipony mi regalassero una Boy la venderei all'istante per comprarmi la superclassica 2.55.

    Poi è arrivata la Paris fashion week, e con lei la sfilata di Chanel nel bistrot, e con lei la Girl.


    Ah, che carini, la Boy e la Girl, divertente!
    La vado a googolare.
    I miei occhi iniziano a sanguinare.

    E questa cos'è??
    Una borsa da teenager?
    Del mercato a soli 5€?
    Fatta a mano da una delle milioni di ragazze ingenue che spammano i loro prodotti fatti a mano sotto il profilo Instagram di Chiara Ferragni?
    Karl, ma ti sei bevuto il cervello?

    In pratica questo ha realizzato una giacchina, ha cucito il fondo, ha annodato le maniche e, voilà, nuovo must have bello che pronto.

    Abbiamo forse tredici anni ed è la prima volta che usciamo da sole con le amiche per comprarci il gelato il sabato pomeriggio?

    Per fortuna non ho ancora letto nessuna delle celeberrime ragazze dell'internet osannare cotanto obrobrio ma ho come il timore che questo momento si avvicini sempre di più.
    E ci sarà da ridere. Per non piangere.



    Al naso non si comanda

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    Quando ero alla ricerca disperatissima del profumo, la mia nerdaggine mi ha fatto trovare su Google questo meraviglioso sito, idealo.it, che non è altro che un comparatore di prezzi. 

    Comparatore di prezzi sì, ma nerd.

    Nerd nel senso che non ti permette solamente di comparare i prezzi e le offerte di un oggetto, no, ti permettere di comparare tutto il settore/campo scegliendo criteri di ricerca furbi come caratteristiche tecniche, accessori, ingredienti, fasce di prezzo, ecc.

    Mi spiego meglio.
    Il mio problema è: volevo trovare un profumo che assomigli a Chloè (di Chloè) ma che non fosse Chloè.


    Cosa ho fatto? Ho cercato la composizione su internet e, come voi saprete, per i profumi la cosa è abbastanza complicata in quanto esiste la cosiddetta piramide olfattiva, ossiale note di testa, di cuore e di fondo, tipiche di ogni profumo.

    Chloè è risultato essere composto da:
    note di testa: peonia, fresia, litchi
    note di cuore: petali di rosa, magnolia, mughetto
    note di fondo: ambra, legno di cedro, miele

    La mia mente che ragiona a schemi ha pensato: "Se riesco ad individuare un profumo che contenga più o meno le profumazioni giuste al posto giusto riusciro a trovare un valido sostituto".
    E così ho fatto: ho selezionato sulla pagina dedicata a "Profumi & Eau de toilette per donne" le caselline giuste e tac! mi è venuta la lista di profumi che contengono la mie adorate note.

    Peccato che però poi andando ad annusare i suddetti profumi selezionati non c'entrassero una mazzafionda con il cipriatissimo Chloè.

    Scienza, mi hai deluso. Non capisco.

    Per cui, abbandoniamo la fragranza ma giammai la marca.
    Ho provato L'Eau de Chloè. NO.
    Ho provato Love. Giammai.
    Ho provato Roses de Chloè. Gnente.
    Ho provato See by Chloè. Ecco non troverò mai il profumo della mia vi...
    Ho provato Love Story.

    Ed è stato subito "VOGLIO QUELLO PER IL COMPLEANNO, GRAZIE".
    E al mio compleanno effettivamente è arrivato.
    Ovviamente la scienza, lei e la sua piramide egizia maledetta mi hanno dimostrato che tentare di schematizzare il "naso" non porta a nulla. Infatti:

    note di testa: neroli, fiori d'arancio
    note di cuore: gelsomino del Madagascar
    note di fondo: cedro, muschio

    In attesa di scoprire cosa sia il neroli e di capire se il gelsomino del Madagascar è così diverso da quello che si trova dalle altre parti io mi spruzzo tutta di Love Story augurandomi di non stufarmi presto e di dover ricominciare tutta la trafila.





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